Per facilitare la visita del Borgo consigliamo di iniziare la stessa, a piedi, dal punto più alto e cioè dai resti del Castello normanno e della zona del “Baglio” dalla quale si ammira una vasta area del paesaggio Aspromontano per poi, attraverso le strette vie pavimentate a ciottoli, recarsi alla Cattedrale e alla Cripta della Madonna dell’Itria e Museo Diocesano passando affianco ad uno degli archi a volta oggi visibili, quello dei Vescovi, sulla quale sommità vi è una meridiana, tutt’ora funzionante. Si proseguirà poi per piazza delle tre chiese (San Francesco, Sacro cuore e San Giovanni Crisostomo l’ultima la più antica e la più piccola del borgo) entrando almeno in quella di San Francesco con il suo monumentale ingresso, sottolineato da un portale databile agli anni ’30 del XIV secolo e con all’interno il fastoso altare maggiore, seicentesco, in marmi policromi intarsiati, che costituisce uno dei più alti documenti del barocco calabrese.
Una volta completata questa prima parte del percorso, varrà la pena di soffermarsi in uno dei bar presenti o antistante l’arco dei Vescovi o in Piazza del Tocco, vero e proprio salotto di Gerace, per degustare uno dei prodotti che la rendono famosa: la sua granita. Si ultimerà la visita attraverso la porta del sole così chiamata perché affacciandosi ad oriente consente ai raggi del sole di penetrare all’alba e al tramonto attraverso il suo arco. La porta è detta anche delle Bombarde con il suo magnifico panorama che spazia su tutto il territorio della riviera dei gelsomini per la presenza lungo la via di una batteria di bombarde, che rappresentavano un’estrema difesa del cuore della città e si ammirerà la porta del borghetto, attuale porta d’ingresso della città.